RASSEGNA STAMPA

LA REPUBBLICA - Agnoletto, rabbia e orgoglio "La realtà storica non si cambia"

Genova, 10 ottobre 2009

L´ex portavoce del Genoa Social Forum: un´altra mostruosità giuridica
Agnoletto, rabbia e orgoglio "La realtà storica non si cambia"
Il comitato Verità e Giustizia: "Verdetto sproporzionato e fuori dal senso comune"

«La sentenza è scioccante. Pene così pesanti, fino a 15 anni, per persone accusate di reati contro le cose, e non contro le persone, sono del tutto sproporzionate e fuori anche dal senso comune». È quanto afferma il comitato Verità e Giustizia per Genova. «Al G8 l´uccisione di una persona è stata archiviata senza processo e le inusitate violenze compiute da uomini in divisa contro persone indifese, alcune ferite gravemente, sono state punite con pene lievi, per lo più coperte dalla prescrizione. Questa ingiusta e inedita sproporzione, più che a un paese democratico, fa pensare alle sanzioni inflitte dagli stati autoritari contro i dissidenti». Una sentenza inquietante, allarmante, che lascia di stucco anche per Maurizio Musolino, responsabile immigrazione e movimenti del Pdci. «Si assolvono i capi della polizia e si puniscono i manifestanti.
Chiediamo: che fine ha fatto il giudizio espresso qualche mese fa dalla Corte Europea per i diritti dell´uomo sui fatti di Genova del 2001? Un Paese civile si misura dalla capacità di fare giustizia e questa volta ingiustizia è fatta». Vittorio Agnoletto, ex portavoce del Genoa Social Forum ed parlamentare europeo, parla di "mostruosità giuridica". «La realtà storica di quelle giornate cilene non sarà rivisitata, non basteranno le sentenze che assolvono i potenti a farci dimenticare che a Genova vi fu la sospensione dello Stato di diritto e della democrazia».
Per Italo Di Sabato del Prc è una "sentenza che costituisce un pericoloso precedente sotto il profilo delle garanzie democratiche». Duro anche l´intervento del segretario regionale del partito dei Comunisti Italiani, Enrico Vesco. «Lo stato di diritto è stato sospeso, la Costituzione messa in soffitta per dare il tempo a chi dovrebbe proteggere l´incolumità di cittadini di scatenare una violenza furiosa su gente inerme, segnando la storia di questa Repubblica che, dopo questa sentenza, sarà sempre più immersa nel buio e nel silenzio dell´impunità».